Le cinque terre mi hanno veramente stupito!
Eravamo tre amici al tavolo a decidere dove spendere uno dei pochi weekend liberi così, ognuno con le sue idee, cercava di convincere gli altri.
In Trentino ci sono panorami pazzeschi dovremmo andare lì. Le Langhe raga mi ispirano un sacco anche li ci sono bellissimi panorami e del buon vino (questo può essere un ottimo modo per convincere).
Poi salta fuori l’idea mare e, non so tu di dove sia, ma da Brescia, dove vivo io, di mare vicino ce n’è un gran poco, specialmente se hai un weekend libero.
I tempi si stringono, è Venerdì mattina e il pomeriggio saremmo partiti.
Woooom, cinque terre.
In due su tre forse non eravamo convintissimi ma penso ci siamo ricreduti entrambi.
COME ARRIVARE ALLE CINQUE TERRE
Sempre una cosa così stupida ma… noi abbiamo fatto la scelta sbagliata, come spesso accade, per poi fornirvi nei nostri articoli, la soluzione migliore 🙂
Partiamo in auto, destinazione Manarola, avendo affittato un appartamento su Booking nel centro del paesello.
Appena si nota a conformazione del territorio si può subito capire che non sarà facile parcheggiare l’auto, ma arrivando a tarda sera, da qualche parte bisogna pure ficcarla. Troviamo dei parcheggi, a pagamento di giorno, gratuiti di notte, a pagamento di giorno (tariffe sui 30 euro al giorno).
Decidiamo di lasciar l’auto a riposare e l’indomani spostarla a Levanto, ottimo punto di partenza per poi visitare i paesini delle Cinque terre in treno.
A Levanto la situazione parcheggi è un pò meglio, quantomeno ce ne sono di più, tariffe pressoché simili. Optiamo per la ricerca di un parcheggio a pagamento che dopo qualche peripezia, troviamo.
P.S. Se volete andare in auto e non pagare il parcheggio, forse la soluzione migliore è scegliere La Spezia come destinazione e poi da lì muoversi in treno.
La soluzione migliore secondo noi, se fattibile, è quella di raggiungere Levanto oppure La Spezia direttamente in treno.
COME MUOVERSI TRA LE CINQUE TERRE
I tuoi mezzi migliori per muoversi tra un paesello e l’altro delle Cinque Terre sono essenzialmente due:
I treni e le gambe.
I treni sono abbastanza frequenti, hanno una tariffa praticamente standard di quattro euro per fare una tratta tra un paese e l’altro e le tempistiche sono molto ma molto ridotte, alcune tratte durano pochi minuti. Sono molto comodi se non avete voglia di camminare, specialmente in piena estate, posso però immaginare che nei weekend estivi saranno super pieni.
Le gambe, croce e delizia, ma approfondiremo la questione nel corso dell’articolo. Inutile dire che, sempre guardando il territorio, si può intuire quanto ci si spaccherà le gambe per visitare i paeselli a piedi. Guardando il panorama si può ammirare come la terra cada quasi a picco sul mare ligure e i percorsi siamo tutti un up&down impegnativo.
Croce e delizia è un mix perfetto di salite infinite, sotto il sole e abbastanza pendenti (dipende poi ovviamente dal percorso scelto) e il magico panorama che si vede quando si alza lo sguardo dal terreno.
DOVE DORMIRE ALLE CINQUE TERRE
Non credo che in tutti i periodi dell’anno ci sia la possibilità di decidere last minute, nel vero senso della parola, dove alloggiare alle Cinque terre trovando disponibilità e senza svenarsi.
I prezzi sono ovviamente di ogni tipo ma tendenzialmente non ho trovato un rincaro dato dall’enorme richiesta che può avere una zona così turistica.
Abbiamo optato per un appartamento ben curato nel pieno centro di Manarola con un suggestivo balconcino con vista paese a 130 euro a notte per 3 persone. Direi un prezzo più che onesto.
Quale paese scegliere per dormire?
Se tornassi alle Cinque terre sceglierei Vernazza. Piccolo spoiler: di tutti i paesini è quello più vivo con un accesso al mare più ampio rispetto agli altri molto chiusi tra le rocce.
Non so se ci sono degli alloggi dispersi nella natura ma sarebbe figo informarsi, la vista è veramente spettacolare, sarebbe una gran figata potersi svegliare ammirando l’alba con un panorama così.
COSA ABBIAMO FATTO?
Come abbiamo visto nella sezione precedente le opzioni di spostamento sono essenzialmente due e come spesso accade noi scegliamo le nostre gambe instancabili, o quasi. Dove possibile abbiamo camminato per poterci godere dei magici paesaggi che le Cinque terre offrono.
Ma riprendiamo la storia da dove eravamo rimasti….
Picolo recap:
Auto a Manarola spostata a Levanto, rischio di finire in un burrone per parcheggiare, stazione dei treni, colazione al bar sport di Levanto per caricarci, treno per Monterosso.
Abbiamo fatto un piccolo check sulla strada da percorrere quel giorno.
16km a piedi da Monterosso a Riomaggiore, 760 metri di salita e altrettanti di discesa per un totale di poco più di 4h di camminata.
vi lascio una piccola mappa per orientarvi tra i paesi. Non so perchè ma i nomi non entrano in memoria a nessuna delle persone che li visita.

Monterosso-Vernazza-Corniglia-Manarola-Riomaggiore
MONTEROSSO
Scendiamo a Monterosso con ancora le brioches alla crema sullo stomaco e veniamo accolti da un profumino niente male. Davanti a noi un negozio con focacce genovesi, un must da non perdersi durante una visita alle Cinque terre. Come in un girone dell’inferno veniamo tentati con profumi, vista su queste focacce splendide con cipolle, oppure pesto oppure stracchino.
Stavo per cedere, lo ammetto, ma perfotuna in gruppo abbiamo persone ragionevoli che han preso in mano la situazione e han fissato come premio la focaccia per la tappa successiva.
Ci mettiamo in marcia anche perchè il paesino di Monterosso a essere sinceri non è un granché. Probabilmente è un ottimo punto per chi vuole godersi la spiaggia e il mare essendo molto aperto sulle acque e attrezzato di ombrelloni e sdraio ma non essendo tra le nuove attività quotidiane ci godiamo il paesaggio da una piccola chiesetta arroccata e partiamo!
La strada da Monterosso a Vernazza è lunga circa 4km con una durata di poco più di un’ora. Nel tempo tenete conto delle pauselle, dei momenti in cui ci si ferma ad ammirare il panorama mozzafiato e delle fotine.
Come precedentemente anticipato i percorsi sono molto altalenanti anche se questo è uno di quelli meno faticosi. Il sentiero è sempre immerso nella natura e nei boschi e a tratti si apre la vista sul mare. E’ veramente impressionante come alcuni punti siano veramente a picco sulle acque e ci si sente sospesi.
VERNAZZA
Vernazza è il più bello di tutte le Cinque Terre.
Sbaaam, lo sparo li così.
Probabilmente la fortuna di Vernazza è la conformazione delle rocce sulle quali l’hanno costruita. Ha una via centrale che fa dalla stazione fino al mare ricca di ristoranti, locali, e negozi che è molto piacevole percorrere. Giunti alla fine si apre una scorcio stupendo sul mare, quei posti in cui quando arrivi ti esce un “aaaaaah” spontaneo.
Tra tutti è anche il paese più movimentato, un bel via vai di persone, piatti ligure ovunque ti trovi, fritti di pesce e focacce al pesto.
Siamo arrivati a Vernazza in tarda mattinata e questa volta il premio andava ritirato.
Abbiamo fatto tappa in un negozio di focacce dove ho provato come primo round di cibo una focaccia alle cipolle perchè beh, quando si vedono li, non gli si può dire di no, e ovviamente al pesto.
Inutile dirvi che erano splendide, soprattutto gustate vista mare.
A fine spuntino ero soddisfatto… ma non del tutto.
Passeggiando per il paese ho così pensato di farmi un bel cono di fritto misto di pesce.
Questo spuntino prima di una di questa camminate non è consigliato ma sarebbe stato un grandissssssimo peccato dire di no.
Piccolo salto nel futuro. L’ultimo giorno, nel tornare a casa ci siamo fermati al ristorante “Gambero Rosso” proprio fronte mare. Certo, uno dei ristoranti turistici, hai ragione, ma abbiamo mangiato dei piatti di pesce veramente interessanti. Io ho preso dei “Mandilli con gamberi” una pasta fresca locale veramente squisita.

Piccole info:
- La strada da Vernazza a Corniglia è a pagamento, c’è un ticket di 7.50 euro per percorrere il parco delle Cinque terre, portate i contanti perchè le carte non sono accettate almeno evitate di rifarvi la discesa-salita per Vernazza 🙂
- Durata di circa un’oretta anche qui con una lunghezza di 3.5 km
- Il percorso e la vista sono simili a quelli del tratto precedente, si alternano parte nel bosco a parti immersi negli uliveti con una sguardo a picco sul mare.
CORNIGLIA
Forse il più sconosciuto delle Cinque terre ma probabilmente anche quello più anonimo di tutti.
Si è fatta l’ora di pranzo e avevamo all’attivo qualche chilometro nelle gambe sotto al sole, parecchi sali e scendi nei monti.
E’ ora di di riacquisire le energie spese.
Ci fermiamo in un ristorantino con un’ottima vista sul verde e così, restando in tema, ordino delle “trofie al pesto”, piatto tipicissimo della zona.
Dopo esserci riempiti nuovamente lo stomaco siamo pronti a ripartire, alle due e mezza del pomeriggio, sotto al sole, verso il nostro paesello: Manarola
Ovviamente la strada non poteva non iniziare con un rampone bello impegnativo di almeno mezz’ora.
Anche le gambe più allenate qui hanno avuto bisogno di alcuni momenti di riposo.
Forse questo è stato il tratto più impegnativo di tutti, tenendo ovviamente conto dell’orario e delle kcal ingerite prima di muoversi. Allo stesso tempo però è stato il tratto più bello.
La prima parte è coperta dal bosco ma appena si supera la metà del percorso l’alta vegetazione scompare e lascia spazio ai vigneti e alle coltivazioni. Da qui il panorama è aperto durante tutta la camminata e la geometria dei filari è un piacere per gli occhi, insieme al giallo delle coltivazioni di limoni.
Prima di arrivare a Manarola si passa per Volastra, che non è una delle Cinque terre, un piccolo paesino dove fare un mini break granita al limone prima dell’infinità di gradini che la dividono da Manarola

MANAROLA
Ritorno al nostro paesello con le gambe belle cotte dalla giornata ma siamo solamente al paese numero quattro dei cinque.
Manarola è bellino come paese e dopo Vernazza lo metterei come migliore delle Cinque Terre.
Anche qui abbiamo un viale molto vivo con un sacco di negozi di prodotti tipici e nella parte più vicina al mare locali e ristoranti.
Avendo già fatto un giro per Manarola decidiamo di proseguire per la “Via dell’amore” in direzione Riomaggiore, l’ultima terra.
Prima però… facciamo un piccolo salto nel futuro dove vi racconto la sera.
Ritornati a Manarola, abbiamo approfittato per un tuffo nel mare che devo dire mi ha stupito. Non pensavo che in Liguria l’acqua fosse così pulita e piacevole.
Dopo una doccia andiamo in un locale che avrai visto 100 volte su Instagram e tutti ti consiglieranno di visitare.
“Nessun Dorma”
Lo consiglio perchè ha una vista veramente clamorosa su Manarola avendo una posizione veramente invidiabile.
Il cibo è veramente buono e abbondante, non è un ristorante quindi non bisogna aspettarsi un classico primo/secondo ma si può cenare con bruschette piuttosto che altri piatti “da aperitivo”
Il vino, nonostante non sia un grande esperto, non era assolutamente granché, saremo stati sfortunati noi.
La vera pecca che però dovrebbe essere stata sistemata è la non-prenotazione dei posti. Lasciamo perdere sul sistema adottato quando siamo stati noi ma ora dovrebbe essere stata adottata un app per la gestione delle prenotazione e i tempi di attesa.
Escluse queste due piccole cose risolvibile un sacco penso sia d’obbligo farlo.
Ma torniamo nel passato… Fiuuuum
Abbiamo imboccato la strada per la “via dell’Amore” il famosissimo percorso che collega Manarola a Riomaggiore. E’ altrettanto risaputo però, che il tratto è chiuso per manutenzione ma noi, ignari della cosa pensavamo di percorrere. Così non abbiamo completato tutte le Cinque Terre in giornata ma abbiamo rimandato Riomaggiore per la mattina successiva.
RIOMAGGIORE
Dopo un’altra bella scarpinata di un’oretta con una gran salita e una gran discesa siamo arrivati a Riomaggiore, alla conquista dell’ultima terra.
Questo paesino è molto concentrato e piccolino anche se nasconde una spiaggia di sassi molto utilizzata per rinfrescarsi nelle acque liguri.
Inoltre dagli scogli è possibile ammirare e fotografare la bellezza della vista su queste casette tutte colorate che contraddistinguono le Cinque Terre!

RIFLESSIONI FINALI
Le Cinque Terre mi han veramente stupito.
- Le ho sempre sottovalutate ma devo dire che per un paio di giorni sono una scelta veramente ottima. Ci si muove bene attraverso i sentieri con una vista pazzesca sul mare e attraverso una splendida e unica vegetazione ligure. Il cibo è assolutamente uno dei must qui, provate tutte le specialità della zona perchè vale veramente la pena calarsi all’interno della sua cucina. Le cinque terre sono molto affascianti e offrono scorci magici sui paesi, specialmente quando il sole incontra il mare al tramonto.
- La mobilità da un lato molto complessa non potendo utilizzar l’auto lascia spazio alle camminate e all’utilizzo del comodissimo treno.
- I prezzi sono assolutamente in linea con un luogo di simile affluenza turistica senza approfittarsene.
- Vita notturna ne abbiamo potuta goder poco essendoci ancora coprifuoco quando siamo stati ma credo sia più una località da locale al tramonto piuttosto che ristorante a cena con vista e non da festa fino all’alba ma… tornerò per verificare per voi!
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